Coronavirus&Benessere Psicologico #4 Isolamento e Pensieri Negativi
Lia Parente

Molte domande in questi giorni sono particolarmente relative al tono dell’umore che in questi giorni tende ad appiattirsi.

Come gestire i pensieri negativi legati a questa emergenza ed alla necessità di stare in casa?

Molti studi dimostrano che la quarantena aumenta problematiche relative a disturbi post traumatici da stress e disturbi depressivi

Intanto è importante sapere che è normale avvertire alcuni sintomi in una condizione di crisi: tristezza, ansia, confusione, sono tutti sintomi che è normale ci accompagnino in questa fase. 

Per contrastarli dobbiamo combattere l’inattività, che è il pericolo più grande in questi giorni, con il mantenimento di uno stile corretto di vita. 

Quindi mantenere un ritmo sonno-veglia equilibrato, seguire una dieta equilibrata, fare esercizio fisico e mantenere i contatti sociali con i propri cari ed i propri amici attraverso i mezzi che ci offre la tecnologia. 

Nella vita le emergenze capitano e questa è una emergenza disturbante e invasiva, però se noi lasciamo vincere questo stato d’animo, produciamo dentro di noi dei cambiamenti biologici perché questo stato d’animo secerne cortisolo che è una sostanza che abbassa le nostre difese immunitarie e ci rende molto più vulnerabili. 

Tutto questo tempo, in isolamento o comunque tra le mura domestiche, potrebbe sollecitare molto alla riflessione ed a concentrarsi su se stessi, questo per chi è abituato a farlo non rappresenta un problema, ma chi dalla frenesia deve ora abituarsi a solitudine e silenzio, può diventare un problema, soprattutto se protratto a lungo termine. 

Per tenersi mentalmente sani, dunque, durante la quarantena, bisogna:

  • Mantenere la socialità con le videochiamate: l’essere umano per restare in salute ha bisogno di sentirsi in uno stato di sicurezza, altrimenti mette in atto meccanismi di attacco, fuga o impotenza che probabilmente molti di noi stanno vivendo. Per sentirci al sicuro abbiamo bisogno di sentire che gli altri sono dalla nostra  parte e questo lo otteniamo attraverso il tono della voce, lo sguardo, il sorriso delle altre persone;
  • Entrare in contatto con la nostra angoscia (utilizziamo il diario);
  • Ritagliarsi del tempo per fare attività fisica: le attuali restrizioni hanno portato alla chiusura di parchi o piste ciclabili per evitare contatti. Proviamo a fare attività in casa seguendo tutorial o per chi riesce a fare attività con i propri amici in videochiamata;
  • Cercare di matenere la normalità e seguire una routine;
  • Dedicarsi alle cose che abbiamo spesso rimandato o intraprendere nuove attività che non avevamo prima avuto modo di iniziare

Qualcuno scriveva che “Tutto nel comportamento dell’uomo è questione di giudizi”. Dunque, tutto ciò che pensiamo di noi sono le parole che scorrono dentro e che creano la storia della vita di ciascuno e ne restituiscono l’essenza. 

Reagiamo spesso ai nostri pensieri come se fossero la realtà, fondiamo quindi la realtà percepita con la realtà effettiva, facendo così diventare una nostra idea disfunzionale, la realtà per eccellenza. Mettiamo, dunque, in atto, comportamenti sproporzionati al dato oggettivo, comportamenti inappropriati.

Per riuscire a farlo dobbiamo attivare un meccanismo contrario alla fusione, ovvero un meccanismo di separazione dal pensiero dalla realtà e per farlo vi propongo questo esercizio.

  1. Scrivo la frase relativa al pensiero che mi rattrista: esempio tutto andrà male, troppe persone sono infettate dal virus, non finirà mai questo periodo. Dopo averlo scritto, per 20 secondi penso alla frase.
  2. Scrivo ora la frase relativa al pensiero negativo, anticipata da: penso di avere il pensiero che tutto andrà male, troppe persone sono infettate dal virus, non finirà mai questo periodo). Penso altri 20 secondi a questa seconda frase.
  3. Noto che sto pensando che tutto andrà male, troppe persone sono infettate dal virus, non finirà mai questo periodo. Penso altri 20 secondi a questa seconda frase.

Dopo aver fatto l’esercizio e per ogni step del lavoro, riflettete su come vi sentite, come vi fa sentire adottare il graduale allontanamento del pensiero disfunzionale.

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