Oggi parliamo dei problemi sessuali sia maschili che femminili.
Impareremo con questo articolo a riconoscerli e a risolverli.
Se leggendo questo articolo riconosci sta affrontando le problematiche trattate, puoi contattarmi cliccando qui e parlarne con me per risolvere definitivamente il problema.
Ma ora, entriamo nell’argomento…
Buona lettura!
Quali sono i problemi sessuali maschili e femminili
Come per ogni tipo di sofferenza psicologica, è difficile distinguere la normalità dall’anormalità, in special modo per quanto riguarda il comportamento sessuale.
In generale, si definisce problematico un comportamento che induce sofferenza e disagio nell’individuo, ripercuotendosi sulla sfera emozionale, relazione e lavorativa.
Come in qualsiasi altro comportamento, un sano comportamento sessuale è dato dall’equilibrio tra autocontrollo e perdita del controllo: se manca tale equilibrio e prevale una delle due componenti, allora il comportamento risulta disfunzionale (Nardone e Rampin, 2005).
Tali problematiche possono verificarsi in diversi momenti del rapporto sessuale, il quale può essere suddiviso in quattro fasi:
- Fase del desiderio: compare il bisogno fisico di avere un rapporto sessuale, accompagnato da fantasie erotiche;
- Fase di eccitazione: è caratterizzata da sensazioni di piacere e cambiamenti fisici che predispongono l’organismo all’attività sessuale;
- Fase di orgasmo: si fa esperienza di un picco di piacere involontario e intenso;
- Fase di risoluzione: caratterizzata da rilassamento muscolare e sensazione di benessere, mentre l’eccitazione svanisce.
Sia negli uomini che nelle donne, i problemi legati alla sfera sessuale possono coinvolgere una o più fasi del ciclo sessuale.
Attualmente si distinguono disfunzioni sessuali per il sesso femminile e maschile.
Nello specifico, tra le disfunzioni sessuali femminili troviamo:
- Disturbo dell’orgasmo femminile: è connotato dal persiste o ricorrente ritardo o assenza dell’orgasmo femminile successivo ad una fase di eccitazione sessuale normale. Questa condizione può essere generale o legata a determinate circostanze o situazioni.
- Disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile: è caratterizzato dall’assenza o dal ridotto interesse per l’attività sessuale, per cui la donna né mostra iniziativa né risponde ai tentativi da parte del partner. Ciò comporta un assente o ridotto piacere durante l’attività sessuale.
- Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione: comporta marcato dolore durante i rapporti sessuali. In questo caso è possibile che sia presente paura e ansia in riferimento all’attività sessuale, influenzando così il modo di approcciarsi ad essa.
Mentre i disturbi sessuali maschili sono:
- Eiaculazione precoce: caratterizzata dall’impossibilità di controllare l’eiaculazione durante i rapporti sessuali.
- Eiaculazione ritardata: si caratterizza per il persistente o ricorrente ritardo o assenza dell’orgasmo maschile, a seguito di una stimolazione adeguata ed eccitazione normale.
- Disturbo erettile: comporta la persistente e ricorrente impossibilità di raggiungere o mantenere l’erezione durante l’attività sessuale. Tale condizione può essere accompagnata da ansia e ridotta eccitazione.
- Disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile: si caratterizza per un’inibizione del desiderio sessuale, con conseguenze nell’iniziativa e nella risposta alle richieste sessuali del partner.
Infine, sia nella donna che nell’uomo, si possono riscontrare disfunzioni sessuali indotte da sostanze/farmaci: il calo del desiderio può essere causato da diversi farmaci quali antidepressivi, benzodiazepine, litio, neurolettici, antistaminici ecc.
Inoltre, nelle donne, alcuni contraccettivi possono presentare come effetto collaterale un notevole calo della libido.
Oltre a ciò, molte sostanze quali alcol, eroina, morfina e cocaina possono comportare un calo del desiderio o disfunzioni sessuali di altro tipo.
Mancanza di desiderio maschile e femminile
Un calo o la completa assenza di desiderio sessuale nell’uomo e nella donna conduce inevitabilmente alla mancanza di eccitazione, la quale prepara l’organismo al comportamento sessuale.
Nel momento in cui le problematiche sessuali sono legate alla fase che precede l’atto si parla di disturbo del desiderio sessuale, il quale si presenta come un’assenza persistente di desiderio e quindi di attivazione sessuale.
L’individuo non ricerca o partecipa con riluttanza all’attività sessuale.
La persona, infatti, può accettare l’attività sessuale se iniziata dal partner per sentirsi nella norma e compiacere l’altro.
Spesso questa situazione è associata a problemi di eccitazione o difficoltà nel raggiungere l’orgasmo: tali disfunzioni possono essere sia la causa che la conseguenza del calo della libido.
Il disturbo del desiderio sessuale femminile e maschile può essere:
- Permanente, cioè tale difficoltà si presenta in qualsiasi situazione e da lungo tempo;
- Acquisito, se l’assenza di desiderio si è presentata in determinate esperienze, soprattutto negative, le quali hanno condizionato il proprio atteggiamento nei confronti della sessualità;
- Generalizzato, se la mancanza di eccitamento non dipende dal partner, ma bensì dalla situazione sessuale stessa;
- Situazionale, se la difficoltà ad eccitarsi è legata ad un unico partner o ad una determinata situazione.
Bisogna tenere conto che con l’avanzare dell’età vi è un naturale calo del desiderio sessuale, sia negli uomini che nelle donne.
Inoltre, si può presentare un abbassamento della libido anche in momenti della vita particolarmente stressanti (ad es. perdita del lavoro, lutti, nascita di un figlio ecc.): in questi casi il ridotto desiderio sessuale è del tutto normale e non può essere definito patologico.
Infatti, la riduzione del desiderio sessuale può presentarsi anche come condizione momentanea correlata allo stile di vita dell’individuo.
Problemi sessuali di coppia
I problemi sessuali spesso sono all’origine di divorzi, separazioni e sofferenza di coppia, ma al contempo possono essere anche la conseguenza di una relazione disfunzionale.
Il sesso, infatti, è una componente molto importante nella vita di coppia e spesso i problemi non elaborati e adeguatamente affrontati possono sfociare in disfunzioni sessuali e calo del desiderio.
In questi casi il problema sessuale di coppia ha origine nelle difficoltà relazionali.
Spesso, i disturbi sessuali di un componente della coppia si ripercuotono sull’altro partner, innescando come risposta un calo della libido o un ulteriore disturbo sessuale.
In tal modo il disagio non appartiene solo al singolo, ma coinvolge l’intera coppia.
Nel momento in cui il disagio sessuale scaturisce da componenti psicologiche, il primo passo verso la guarigione è il dialogo aperto e libero.
Infatti, alla base dei problemi sessuali di coppia vi possono essere diversi fattori relazioni:
- Mancanza di attrazione e coinvolgimento verso il partner
- Scarse abilità sessuali del partner
- Conflitti di coppia o squilibri di potere
- Timore dell’insuccesso o di essere abbandonati
- Stato cronico di stress
- Immagine negativa del proprio corpo
Esprimendo in modo diretto i nostri timori e bisogni aiuta a prendere consapevolezza dei desideri propri e del partner.
La comunicazione disfunzionale, infatti, innesca un circolo vizioso di ansia, imbarazzo e risentimento verso l’altro, fattori che contribuiscono a rendere permanente una problematica sessuale che inizialmente nasce come episodica.
Cause dei problemi sessuali
I problemi sessuali possono avere una causa fisica o psicologica: quest’ultima però sembra essere la più frequente.
Gli individui che vivono con disagio la sessualità si approcciano ad essa con ansia e pensieri negativi, precludendosi in tal modo di viverla come esperienza piacevole e naturale.
Alcune patologie psichiche, infatti, possono alterare il modo di approcciarsi alla vita sessuale.
In particolare, oltre all’ansia, la depressione frequentemente può portare ad un ridotto interesse verso la vita sessuale, in quanto questa patologia spesso comporta una perdita di piacere nei confronti delle diverse attività della vita quotidiana.
Al contrario, nel disturbo maniacale, si riscontra una iperattivazione sessuale, che può condurre a condotte spesso rischiose e imprudenti. Nelle donne, inoltre, i problemi sessuali possono essere secondari a disequilibri ormonali del tutto fisiologici, come spesso accade durante il post-partum o in menopausa.
Tra gli altri fattori psicologici che possono influenzare l’insorgere di problemi sessuali troviamo:
- Tensioni o noia nei confronti del partner
- Sentimenti di inadeguatezza
- Paura di una gravidanza
- Distacco nei confronti dell’attività sessuale
- Repressione o scarsa consapevolezza dei propri desideri
- Inibizione
- Esperienze sessuali traumatiche
- Senso di colpa dovuto a particolari convinzioni religiose
- Fobie sessuali specifiche
Come risolvere i problemi sessuali
La terapia breve strategica dei problemi sessuali si rivolge agli individui che vivono la propria sessualità con ansia e disagio.
Spesso i problemi inerenti alla sfera sessuale si presentano nel momento in cui ci sforziamo volontariamente di provocare o inibire reazioni che in realtà sono naturali (Nardone e Rampin, 2005).
In questo caso la ragione tenta di controllare la natura, riducendosi al famoso paradosso “Sii spontaneo!”: l’individuo pretende di controllare la componente istintiva con la razionalità.
La maggior parte delle patologie sessuali nascono, quindi, dalle tentate soluzioni messe in atto dall’individuo al fine di rendere volontario ciò che in realtà è naturale e fisiologico.
Queste soluzioni dettate dalla logica e dalla razionalità alimentano il problema, perché lo si affronta con eccessiva rigidità e autocontrollo. Sarà quindi necessario inibire le tentate soluzioni disfunzionali, affrontando la problematica nella sua peculiarità e specificità (Nardone e Rampin, 2015). Attraverso la terapia l’individuo può affrontare il proprio disagio in modo efficace ed interrompere i circoli viziosi che fanno sì che il sintomo permanga.
La terapia breve strategica, infatti, sviluppa interventi mirati volti a ristabilire l’equilibrio mediante l’individuazione di strategie più funzionali: così facendo è possibile ristrutturare la visione che il paziente ha del mondo e del proprio comportamento (Petruccelli e Verrastro, 2012).
In quest’ottica è possibile ricondurre la sessualità dell’individuo alla sua completa naturalità, risolvendo il disagio conseguente ai problemi sessuali in circa 10 sedute mirate; il tasso di guarigione dichiarato è dell’87% (Nardone e Rampin, 2005).
Bene, per questo articolo è tutto.
Spero ti sia stato di aiuto per fare chiarezza sull’argomento e per aiutarti a riconoscere il problema ed eventualmente, contattare un professionista in grado di aiutarti.
Un abbraccio,
Lia Parente.
Bibliografia
Nardone, G., Rampin, M. (2005). La mente contro la natura. Terapia breve strategica dei problemi sessuali. Milano: Ponte alle grazie.
Nardone, G., Rampin, M. (2005). La terapia breve strategica dei problemi sessuali. Milano: Ponte alle grazie.
Nardone, G., Rampin, M. (2015). Quando il sesso diventa un problema. Terapia strategica dei problemi sessuali. Milano: Ponte alle grazie.
Petruccelli, F., Verrastro, V., (2012). La relazione d’aiuto nella psicoterapia strategica. Milano: Franco Angeli.
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